Venerdì 14 luglio 2017, ore 20.30
Per informazioni e prenotazione obbligatoria 380 765 18 94.
Il luogo dell'incontro verrà comunicato in fase di prenotazione.
Guida: Nicoletta Trento.
Torri, porti e borghi di Vico Nel Lazio sotto le stelle di Venerdì 14 luglio.
Guidati da Nicoletta Trento una passeggiata serale tra i vicoli di uno dei borghi più particolari e belli della Ciociaria, posto a 721 metri d'altitudine.
Il borgo delle 25 torri, sotto la lente di ingrandimento di ViVi Ciociaria e Itinarrando.
Il percorso è adatto a tutti, completamente urbano 0% sterrato, scarpe comode.
L'evento è riservato ai soci di ViviCiociaria.
Contributo organizzativo:
7 euro comprensivo di visita guidata, degustazione di prodotti tipici e ciociari, autofinanziamento associazione, spese organizzative e promozione.
Gratuito per i bambini fino a 12 anni di età.
Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’Assessore regionale Mauro Buschini con il Presidente della Camera di Commercio di Frosinone Marcello Pigliacelli hanno premiato il 19 giugno i comuni della Provincia di Frosinone vincitori del bando per le reti di impresa tra attività economiche su strada: ogni ente locale beneficia di un contributo regionale di 100 mila euro. Ammessi al finanziamento Paliano, Serrone, Fiuggi, Trevi, Atina, Sora, Alatri, Amaseno, Supino, Isola Liri, Roccasecca, Ceccano, Alvito, Anagni, Vico nel Lazio, Castrocielo, Pastena, Sant’Elia, Santopadre, Ferentino, Aquino, San Giovanni Incarico.
“Il progetto sulle reti di impresa – ha spiegato Buschini – è importante perché permette ai commercianti dei centri storici di unirsi, fare squadra e ridurre così il gap con la grande distribuzione. Oltre a rappresentare una significativa spinta all’economia del nostro territorio, visto che sono 22 i progetti della Provincia di Frosinone ammessi al finanziamento di 100mila euro, il programma regionale sulle reti di impresa sostiene le piccole attività commerciali e, nel contempo, offre un segnale importante per i Comuni: attraverso questi fondi regionali, infatti, gli enti locali possono intervenire sia per operazioni di marketing commerciale sia nella segnaletica, nelle pavimentazioni e nelle strade per far rivitalizzare i borghi, fondamentali attrazioni per un rilancio complessivo dell’offerta turistica”.
Ufficio Stampa Assessore Regionale Mauro Buschini
L'ORMA DEL DINOSAURO
© breve estratto dal Rapporto a cura di Gabriele Maniccia, Ricercatore Hipparcos RomaTre e Società Geografica Italiana.
“Il Dinosauro Ernico”
La scoperta dell’orma di dinosauro tridattilo sotto Monte Rotonaria nei monti Ernici, non è il risultato di un rinvenimento casuale, ma il risultato di un lungo lavoro di ricerca effettuato nell’arco di molti anni, effettuato dal sottoscritto, ricercatore in Scienza della Terra e del fratello Mario, geologo.
Già erano state evidenziate orme sulla catena dei monti Ausoni in territorio di Coreno Ausonio e sui Monti Lepini in territorio di Sezze. Tali rinvenimenti, analizzati successivamente dal prof. Nicosia della Università La Sapienza di Roma, evidenziavano orme di animali preistorici dell’ultima fase della presenza dei Dinosauri ( tra 80 e 120 milioni di anni) e testimoniavano un territorio paludoso marnoso precedente alla emersione delle catene pre-appenniniche.
In contemporanea a queste scoperte, da parte nostra, all’inizio in quanto esperti di montagna nell’ambito del Club Alpino Italiano e nello stesso tempo cultori dell’ambiente naturale e paesaggistico delle nostre montagne e successivamente come esperti, abbiamo diretto le nostre ricerche nell’area sottostante i monti Monna e Rotonaria, per una fascia geografica che comprende i Comuni di Vico nel Lazio e Collepardo.
Tale area montana, specificamente tra le quote 500 l/m ed oltre i 1600 metri l/m, pur rientrando sotto il profilo geologico nel periodo di formazione degli Appennini ( quaternario), tra i 60 ed i 30 milioni di anni fa circa, tuttavia presentava agli studiosi di geologia di RomaTre, elementi e zone geologiche appartenenti in più punti a fasi della Terra, molto anteriori e precisamente del Giurassico ( 160 – 220 milioni di anni fa).
Queste nuove analisi condotte prevalentemente dalla equipe del Prof. Parotto e del Prof. Kotzakis di RomaTre, ci hanno spinto a continuare il lavoro di ricerca, fino a scoprire quello che, tutt’oggi cambia la prospettiva scientifica non solo sulla natura e datazione degli Appennini, ma anche, se gli studi successivi lo confermeranno, la presenza di una delle più antiche specie di animale preistorico, probabilmente risalente tra 180 e 200 milioni di anni fa e peraltro, quasi unico in Italia…
Il rapporto completo è in corso di pubblicazione.